domenica 17 maggio 2009

House - Tra Satira e Realtà

Mi prendo un attimo di tempo nello scrivere per riorganizzare le idee; effettivamente non ho ben chiaro neppure io dove voglia arrivare con questo intervento. Ma ho ben chiaro da cosa voglio partire e cosa voglio analizzare: credo sia già un inizio, no?

M'è capitato (e qui recito il mea culpa e chiedo scusa a tutti per la mia totale deviazione e perversione mentale nel prender come insegnamenti le sue parole) di pensare alle orazioni dell’Orazio, nel mentre commentava la funzione comunicativa del demenziale, serrando la morsa su quel simpatico trio di voci che è la Gialappa’s Band.

E in un attimo, nella testa, le informazioni tutte chiare, o confuse forse (non fa molta differenza, in entrambi i casi si va incontro ad una quantità fin troppo ampia di notizie). Quel trio di folli ha effettivamente messo su (parlo un po’ a vanvera in questo perché non ho idea se l’abbiano ideata loro) una serie satirica su quell’House di cui ci stiamo interessando da un po’ di tempo.

Inizialmente pensavo che il Gialappa’sHouse fosse una trasposizione contraria dell’House che conosciamo noi; una specie di anti House che riportasse, in sé, il contrario di tutto ciò che House rappresenta nel mondo della fiction. A poco a poco (e devo confessarvi che il poco a poco è stato veramente poco; questo intervento infatti nasce dalla “illucidità” di un momento) mi sono reso conto che potrebbe non essere così.

L’House Gialappassiano, in effetti, rappresenterebbe gli stessi caratteri dell’House della fiction, ma trasportando la sua personalità su casi comuni, semplici e reali. All’House della fiction capitano sempre casi difficili, al limite della possibilità reale; al GialappassHouse invece capitano solo casi comuni, da gente che si rompe un braccio a persone che prendono la scossa. Anzi, oserei dire, che l’House della satira è addirittura un’esaltazione dei caratteri dell’House della fiction.Quest’ultimo, spesso, rifiuta di guardare in faccia la realtà in favore di una sua tesi, a volte surreale, che in rarissimi casi, forse addirittura nulli, risulta errata. Ma tutto ciò, come detto un attimo fa, avviene sempre di fronte a casi difficilissimi. Il superHouse, chiamerò così quello della Gialappa’s per indicare l’esaltazione del “maniacale” modo di essere dell’House fictioniano, non fa altro che amplificare quei caratteri che contraddistinguono quest’ultimo, applicandoli poi su casi che potremmo definire “reali”.

E qui vorrei spostare adesso la riflessione su quella che era una delle nostre domande iniziali. House, il metodo House o semplicemente un medico simile ad House possono esistere nella vita reale, o ci si ridurrebbe ad una versione, logicamente meno demenziale, dell’House Gialappassiano?

Vi invito anche a riflettere sulle figure dei personaggi che girano intorno all’House della satira.
Non ho ancora le idee chiare e vi chiedo scusa se sono stato poco chiaro, ma ho il vago sospetto che aprendo una discussione in questo senso, potremmo rintracciare una nuova chiave di lettura del nostro problema (che alla fine, dal mio punto di vista, non vogliamo risolvere, ma solo trovare più vie per analizzarlo).

E Splat! I miracoli del web! Non potevo non postarvi la prima puntata di Dottor House di mai dire Martedì. Le ho viste tutte e, devo dire, mi sono divertito.



TAKE IT EASY!

Baci e abbracci

Vostro Gianluca Foreman o_O

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