giovedì 30 aprile 2009

Esordi - Tra teorie e satira


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Salve a tutti gente; non è mia abitudine scrivere blog e probabilmente non lo sarà mai.

Tuttavia, le mie ultime esperienze di vita, mi hanno spinto a nutrire l'esigenza di condividere con tutti voi i risultati di alcune mie ricerche riguardanti i sin troppo triti e ritriti temi della psicanalisi e del suo padre fondatore: S. Freud (a sinistra una sua simpatica diapositiva).

Alcuni cenni sulla vita e su uno dei primi casi studiati dal tizio sovra citato.

Il nome di Sigmund Freud risulta indissolubilmente legato alla psicoanalisi. Nato da genitori ebrei in Austria, si vede costretto ad abbandonare gli studi di psichiatria a causa delle persecuzioni razziali che ebbero inizio nel 1933. Morì a Londra pochi anni dopo, nel 1939. Il vero problema della psicoanalisi era, a quel tempo, che la medicina ottocentesca tendeva ad un indirizzo di tipo positivistico - materialistico; essa tendeva ad interpretare tutti i disturbi della persona in chiave somatica e dunque a non prendere sul serio tutti gli stati nevrotici, come ad esempio le isterie, che non riportassero lesioni organiche corrispondenti. Freud fu influenzato dagli studi di J. M. Charcot, che utilizzava l’ipnosi come metodo terapeutico ottenendo certi successi grazie al controllo delle suggestioni, ma fu soprattutto condizionato dallo studio di Joseph Breuer. Egli non utilizzava l’ipnosi come strumento di inibizione dei sintomi, ma come mezzo per richiamare alla memoria eventi dimenticati, avendo notato come il superamento di amnesie passate consentiva una liquidazione delle cariche emotive che da esse dipendevano.

 Significativo fu il caso di Anna O., (foto a destra) grave malata di isteria, che fra i sintomi mostrava pure idrofobia acuta e timore di bere. Mediante ipnosi, Breuer, scoprì che da bambina, la paziente, aveva visto bere il cane della domestica in un bicchiere. Pur dimenticando quell’episodio la paziente manifestava sintomi idrofobici che erano spariti solo quando, in virtù dell’ipnosi, l’evento fu riportato alla luce. Breuer e Freud, ch’era divenuto suo collaboratore, mettono a punto il metodo catartico, consistente nel tentativo di provocare nel paziente abreazione, ossia una scarica emotiva, capace di liberare il malato dai suoi disturbi. Freud arrivò alla scoperta che la causa dell’isteria è da ricercarsi in un conflitto tra forza psichiche inconsce, operanti al di là della sfera di consapevolezza del soggetto, i cui sintomi risultano psicogeni, cioè non derivanti da natura organica, ma dalla psiche stessa. (da mia tesina d'esami o_O - scusate se fa schifo)

E ORA?

Alcune recenti ricerche mi hanno fatto pensare alla possibilità reale e concreta di una nuova vita dopo la morte. Freud e la sua prima paziente, Anna O, non sono morti, ma hanno semplicemente cambiato forma. Il primo è possibile incontrarlo nell'atto concreto di farneticare innanzi ad un pubblico di scettici, intimiditi dalla sua aggressività paragonabile a quella di un animale feroce. E' possibile incontrare la seconda, ma vi consiglio di schivarla, è spesso aggressiva, a causa delle sue svariate turbe mentali. Lascio qui di sotto le foto, scattate di sfuggita da alcuni fotoreporter che ormai non potranno più raccontarlo. Ricordate, ATTENZIONE!!!!

IL NEO FREUD DOPO LA REINCARNAZIONE

LA NEO ANNA O. DOPO LA REINCARNAZIONE

non uccidetemi vi prego!

bacini!



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3 commenti:

  1. senza parole!!!ahahha ma quela sono io aoooooooo e mo lo sanno tutti che sono pazza cacchio!!e mo che faccio??aaaaaaaaaaa

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  2. ahahahahhahahahahahahahahahahahhhhhhhhahahahahahahahahah

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